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Olle

Libri dal comò. Consigli di lettura

Cosa si fa quando ci si trova per le mani un libro di cui non si è mai sentito parlare e di cui non si è letta nessuna recensione?

In genere ci comportiamo tutti nello stesso modo: osserviamo la copertina, lo apriamo e cominciamo a leggere, se le prime pagine piacciono passiamo avanti a balzi, quindi se ci convince, ci diverte o ci incuriosisce lo chiudiamo, andiamo in cassa e chiediamo un bel pacchetto regalo alle libraie, infine, con un gran sorriso di soddisfazione lo porgiamo al fortunato o alla fortunata a cui è destinato il dono.

Nel caso di OLLE è improbabile che un adulto decida di acquistarlo perché dopo le prime pagine diventa improvvisamente incomprensibile. Un adulto non si sognerebbe mai di leggere per intero questo libro, tantomeno di regalarlo… a meno che prima di chiuderlo e posarlo nello scaffale non trovi la chiave di lettura. Ma non è facile trovarla perché Guus Kuijer la nasconde nelle ultime pagine del suo preziosissimo libro:

“Scrivo per i bambini perché certe storie le puoi raccontare solo ai bambini.

Prendiamo Olle. I grandi non crederanno mai che un cane sa parlare, giusto? Non posso andare da loro con una storia del genere. Per i bambini è diverso. La maggior parte dei bambini sa che gli animali possono parlare. Devi solo ascoltarli molto bene, o non te ne accorgi. Per questo posso scrivere questa storia solo per te.

Vuoi farmi un piacere? Nascondi bene questo libro. Che i grandi non possano metterci le mani facilmente. Loro vogliono sempre capire tutto, come nei problemi di matematica, hai presente?

Sono così anch’io. Sono incredibilmente vecchio e quindi voglio capire tutto. Ma io ho Corrie e Olle che son tutti e due un po’ svitati e questo mi ha aiutato molto. Non mi spavento più se Olle inizia a fare un discorso. Quindi se hai genitori svitati, puoi tranquillamente lasciare il libro in giro.”

La sfida è lanciata!

Cari adulti siete disposti a riappropriarvi del vostro autentico sentire? Quello che vi è appartenuto da bambini e vi ha permesso di capire molto di più di ciò che appariva agli occhi dei grandi?

Se la risposta è sì allora siete pronti a viaggiare insieme a Guus, Corrie ed Olle.

Se non ve la sentite vi consiglio di lasciarvi guidare dai bambini, loro sapranno come fare.

Immergersi in questo libro è un’esperienza di lettura straordinaria, che riporta alla quotidianità vista attraverso gli occhi puri della nostra natura, della natura che è umana ma allo stesso tempo animale, una natura che appartiene, come i bambini sanno, a tutti gli esseri viventi.

Regalate Olle ai bambini, e insieme a loro leggete la sua storia, immergetevi con lui nella natura insieme alle oche, ai topolini, a Dien, fatevi travolgere dai suoi pensieri e dai suoi discorsi. La lettura di questo libro è un viaggio attraverso la vita, è una presa di coscienza che ci permette di riaprire gli occhi del cuore e di osservare tutto quello che ci circonda con entusiasmo e spontaneità

Claudia Pantoni

“Olle, Guus Kuijer , Camelozampa, 2021

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L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise

Libri dal comò. Consigli di lettura

Siete pronti a salire su Yager uno scuolabus trasformato in casa sulle ruote? Bene, allora preparatevi a rispondere a queste tre domande:

  1. Qual è il tuo posto preferito al mondo?
  2. Qual è il tuo libro preferito?
  3. Qual è il tuo panino preferito?

Se le risposte piaceranno a Rodeo, il conducente e proprietario dello scuolabus allora avrete la fortuna di salire bordo e conoscere i personaggi di questa storia dolce e delicata. Non mancheranno le risate in questo rocambolesco viaggio, ma state pronti con un pacco di fazzoletti a portata di mano.

L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise”, scritto da Dan Gemeinhart, edito Giralangolo, racconta la storia di Coyote, una ragazza di dodici anni stravagante e irriverente e di suo padre Rodeo (non azzardatevi a chiamarlo papà), un hippie sgangherato e trasandato dagli occhi dolci e il cuore tenero.

Padre e figlia vivono da cinque anni sullo scuolabus che ormai è diventato la loro casa e trascorrono le giornate all’avventura, attraversando gli Stati Uniti senza una meta precisa.

Ben presto però il lettore comprenderà che più che un viaggio da hippie, il modo di vivere di Rodeo e Coyote non è altro che una fuga da un passato segnato da una tragedia familiare. Un passato al quale non si vuole più tornare a guardare, un passato da cancellare tanto da modificare legalmente anche i nomi personali (sì, perché Rodeo e Coyote non sono i veri nomi dei protagonisti).

Un giorno però Coyote sceglie di voler tornare per rispettare una promessa fatta cinque anni prima. Purtroppo non può raccontare nulla a suo padre così cercherà in ogni modo di far tornare Yager indietro senza far capire nulla a Rodeo. Sarà una corsa contro il tempo e i tanti chilometri. Un viaggio fisico che permetterà ai personaggi di compiere, volenti o nolenti, un viaggio dentro se stessi per tornare a ricordare chi erano e per imparare a capire chi vogliono essere.

Sara Pompili

Con la borsa colma di libri, la mente piena di idee e un’inarrestabile passione per lo studio.

Così trascorro le mie giornate accanto ad una bimba fantasiosa e a scapestrati studenti dai quali imparo ogni giorno

Libri dal comò

Diario di un ragazzo invisibile

di Hélène Vignal

Vivien Moujoud è un dolcissimo ragazzo di 11 che ha da poco iniziato la prima media a Parigi. Ha una famiglia davvero numerosa e ingombrante. In casa (così come in macchina) oltre a lui, alla mamma, al papà, al fratello si ritrovano di continuo anche nonni e un numero imprecisato di cugini e zii.
Per questo Vivien passa spesso inosservato: “Come in spiaggia l’estate dei miei quattro anni.
Come migliaia di volte nella mia vita: quando il ciclista che mi aveva investito ripeteva «Non l’ho visto, non l’ho visto»; quando in panetteria chiedono cosa vuole alla persona che è in fila dietro di me; quando si dimenticano di servirmi a tavola; quando all’appello saltano il mio cognome; quando conta e riconta, non riescono mai a capire chi manchi (io); quando si dimenticano il mio compleanno; quando aspetto due ore davanti alla scuola” Verso i dieci anni Vivien si dà una spiegazione per tutto questo: di sicuro ha un dono, quello dell’invisibilità.

“Il fatto di essere sempre ignorato alla fine mi ha intristito. Cioè non subito subito, ma verso i
nove anni ho cominciato a deprimermi seriamente. Quando ci penso, che idiota che sono
stato! Quando penso a quello che mi sono raccontato di me stesso, mentre in realtà sono un
tipo eccezionale”.


E come uno scienziato annota tutto sul suo registro. Grazie ad esso il lettore ripercorre alcuni momenti della vita di Vivien e non può che provare un enorme tenerezza per l’ingenuità di questo fantasioso protagonista.

Episodio della spilla
Età: 10 anno e ¾
Cosa è successo: la spilla che ho dato in mano a mia madre, il giorno del suo compleanno, è
rimasta incartata sul buffet per due settimane.
Risultato: quando sedi invisibile, puoi contaminare degli oggetti, che diventano a loro volta
invisibili.

Episodio della depressione
Età: 10 anno e ¾
Cosa è successo: depressione
Risultato: nessuno vede che sono depresso, anche se tutti lo avevano notato quando lo era
stato Marc. Essere invisibile avere depressioni invisibili.

Héléne Vignal torna con un nuovo e tenerissimo romanzo breve. Ancora una volta l’autrice affronta temi seri senza però alcun tipo di patetismo, anzi con quel briciolo di ironia che porta il lettore ad empatizzare con il protagonista senza ridicolizzarlo.


Sara Pompili

Con la borsa colma di libri, la mente piena di idee e un’inarrestabile passione per lo studio. Così trascorro le mie giornate accanto ad una bimba fantasiosa e a scapestrati studenti dai quali imparo ogni giorno.

Julia e lo squalo

di Kiran Millwood Hargrave

Julia e lo squalo - Ragazzi Mondadori

«Mi chiamo Julia. Questa è la storia dell’estate in cui persi mia madre e trovai uno squalo più antico degli alberi.»

Julia si trasferisce per un breve periodo estivo con i suoi genitori su un’isola sperduta delle Shetland

«Per trovare le Shetland su una mappa, cominciate dalla nostra casa a Hayle, in Cornovaglia, e muovete il dito diagonalmente in su, su e poi a destra, finché non trovate delle isole sparpagliate in giro come schizzi d’inchiostro. Quelle sono le Orkney. Andate più lontano e troverete altre isole sparpagliate. Le Shetland»

Il padre infatti deve programmare il vecchio faro per farlo funzionare autonomamente. La mamma, una biologa marina, ne approfitta per cercare lo squalo della Groelandia.

Dietro il desiderio professionale di trovare l’animale capace di vivere oltre i quattrocento anni, la mamma di Julia nasconde un segreto personale: sembrerebbe infatti che il raro squalo della Groelandia muovendosi lentamente possa rallentare il tempo. Così la mamma vorrebbe studiarlo per scoprire come rallentare le malattie di degenerazione come la demenza precoce che ha colpito la nonna di Julia quando era ancora giovane.

«Sembra si muovano così lentamente da riuscire davvero a rallentare il tempo. E alcuni ricercatori credono che possiamo scoprire cosa causa tutto questo, e usarlo per rallentare il tempo anche per gli umani»

Julia è incantata dalle storie marine che la mamma le racconta da quando è piccola e  che lei custodisce all’interno di un taccuino giallo, ma è ancora più affascinata dalla madre stessa tanto da idealizzarla. Purtroppo la mamma alterna momenti di grande euforia e amorevolezza a momenti di rabbia e enorme tristezza in cui è scostante nei confronti della figlia chiudendosi in se stessa e nei suoi silenzi.

Questo farà soffrire Julia, ma la spingerà anche ad affrontare sfide più grandi di lei che l’aiuteranno a crescere e a trovare se stessa.

«Come ho trovato lo squalo, ho trovato la mia vera mamma, con le sue complicazioni e i suoi grovigli e le sue lacrime, e le voglio bene come non mai. Forse di più.»

Un bellissimo romanzo di formazione, carico di emotività che affronta temi delicati come il rapporto madre-figlia, la malattia mentale, ma anche il bullismo e il razzismo.

Sara Pompili

Con la borsa colma di libri, la mente piena di idee e un’inarrestabile passione per lo studio. Così trascorro le mie giornate accanto ad una bimba fantasiosa e a scapestrati studenti dai quali imparo ogni giorno.


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