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Malvarina, voglio essere una strega

Libri dal comò. Consigli di lettura

Un altro libro sulle streghe? Si chiederanno in molti…Ebbene sì, parliamo ancora di streghe, oggi parleremo di un’aspirante streghetta: Malvarina. È una bambina che vive in una valle stregata e questo è il suo libro. Lo si apre e…Malvarina si rivolge proprio a noi e ci avverte:

“Sì, lo so che ti sta venendo la pelle d’oca, e magari hai pure cominciato a battere i denti. Questo infatti è il momento in cui dovrai decidere se continuare a leggere. Puoi voltare pagina e conoscere la mia storia, oppure chiudere il libro per sempre”.

Noi che amiamo le streghe non ci abbiamo pensato due volte, ci siamo catapultate nelle pagine seguenti con una curiosità tremenda. Possiamo svelarti solo in parte, però, quello che abbiamo letto…Malvarina ci racconta passo dopo passo tutta la sua storia, ci parla dell’incantesimo che opprime il suo paesino, Villagrigia, sul quale il sole riesce raramente a splendere; del Bosco Incantato nel quale, circa mezzo secolo prima, si racconta sia scomparso un bambino di nome Tristano, e del Castello Proibito che si staglia sulla cima della collina, abitato da tre spaventose streghe gemelle responsabili del maleficio. Le tre streghe, temutissime nella valle, nelle notti di luna piena escono a cavallo delle loro scope e lanciano incantesimi irreversibili su qualunque cosa incontrino, per questo gli abitanti del paese si tappano in casa e non si muovono si lì.

In questo spaventoso panorama, in tale drammatica situazione

“una sera, di punto in bianco, si sentì suonare il campanello sgangherato, o meglio, si sentì cantare il rospo asmatico che viveva nello stagno accanto al portone, dato che un castello a cui non si avvicina mai nessuno non ha certo bisogno del campanello. Le streghe corsero ad aprire sconcertate. Chi osava andarle a trovare? Fuori dal portone videro una personcina minuta.” Eh già amici, è proprio Malvarina! “Tutte le bambine e i bambini del paese avevano paura delle streghe e dei loro sortilegi, perciò esitavano a ogni costo ad avvicinarsi al Castello Proibito e al Bosco Incantato. Io, invece, ne ero affascinata. Trascorrevo ore a guardare dalla finestra le macabre mura del castello, desideravo conoscere le streghe e scoprire i loro segreti. Così un giorno mi feci coraggio e suonai alla loro porta. Le streghe erano ancora più brutte di quanto avevo immaginato. Mi guardavano con un’espressione stralunata e gli occhi fiammeggianti. Confesso che mi tremavano le gambe e fui sul punto di fare dietro front. Tuttavia, avevo ben chiaro il mio proposito e nessuna intenzione di rinunciare.”

Capirete anche voi che, per chi ha curiosità e coraggio da vendere, è impossibile fare a meno di seguire Malvarina nel Castello Proibito e scoprire come se la caverà al cospetto di questo orrendo tris di streghe.

Prima di salutarvi vorrei aggiungere una nota personale dettata probabilmente dalla deformazione professionale dalla quale sono affetta (sono una maestra): i libri per le bambine e i bambini scritti e pubblicati negli ultimi anni pullulano di storie di streghe che leggo sempre con gran piacere insieme a mia figlia e ai miei alunni, ma questo testo merita particolare attenzione per la ricchezza lessicale con la quale è stato scritto e tradotto. Leggendolo ho percepito la cura minuziosa con cui sono stati selezionati i vocaboli e trovo che questa scelta sia frutto di una passione per la lingua da parte dell’autrice, nonché di onestà intellettuale nei confronti del mestiere dello scrittore e, soprattutto, di un sentimento di profondo rispetto nei riguardi del lettore.

Consiglio vivamente Malvarina per una lettura condivisa, come nel nostro caso, ma anche per una lettura autonoma dagli 8 anni in poi.

Buon divertimento!

Claudia e Livia

Libri dal comò

ZIPPEL IL FANTASMA DELLA SERRATURA

Non sempre cambiare una vecchia serratura è una buona idea…soprattutto se al suo interno alloggia un fantasma!

Paul, di ritorno dal suo primo giorno di scuola dopo le vacanze estive fa per inserire la chiave e…non crede alle sue orecchie! Sente una voce provenire dall’interno, sembra quella di un bambino. Che ci sia qualcuno in casa? Si piega per sbirciare: nell’appartamento non c’è nessuno ma nella serratura nota qualcosa di bianco che si muove…qualcosa che risponde alle sue domande!

«C’è qualcuno lì dentro?»

«No, no», risponde la voce. «Qui non c’è nessuno.»

«Davvero non c’è nessuno?»

«Eh, già. Davvero davvero. Nessunissimo.»

«Com’è allora che questo nessunissimo parla?»

«Nessunissimo non parla. Sarà il vento.»

«Il vento non parla» disse Paul.

«Nemmeno io.»

Il fantasmino nascosto nella serratura non si fida di Paul, il bambino allora dà la sua parola d’onore promettendo di non fargli nulla così la creatura sbuca fuori e prende forma. Tra i due comincia una conversazione esilarante che si interrompe quando arrivano gli “abulti”, è così che chiama gli adulti il misterioso inquilino della serratura. Né Paul né Zippel hanno intenzione di farsi scoprire da loro, ma il rischio è davvero alto perché Zippel è tremendamente rumoroso!

Zippel si fida di Paul e diventano amici ma Zippel è in pericolo: la mamma vuole cambiare la serratura della porta. La situazione si fa davvero complicata! Cosa accadrà? Dove finirà Zippel? Verrà scoperto dagli “abulti”?

Per scoprirlo basta contattare le nostre libraie che con un tocco di bacchetta faranno apparine la vostra copia sullo scaffale.

Per lettori autonomi ma anche per coppie in cui uno legge e l’altro ascolta…ma si ride sempre insieme!

Buona lettura e buon divertimento!

Claudia Pantoni

Libri dal como’

Incontenibile!!! Irresistibile!!! Inarrestabile!!!

L’energia degli intrepidi è davvero contagiosa.

Per chi non conoscesse le loro incredibili imprese c’è un avvertimento: una volta letto il libro guarderete ai vostri calzini da un altro punto di vista!

Tutto ha inizio in casa della piccola Be, esattamente nella cesta dei panni sporchi dove i calzini si animano, parlano, discutono, sognano e dalla quale…scappano! Sì, proprio così.

Escono fuori dalla cesta e fuggono attraverso il buco aperto sotto la lavatrice, e una volta assaporata la libertà si lanciano alla volta di straordinarie avventure.

In questo terzo volume sono raccontate le storie di tredici calzini spaiati che, una volta fuggiti, si trovano a fare i conti con le situazioni più incredibili e disparate.

Ma mai nessuno di loro, per quanto inizialmente in difficoltà, si tirerà indietro e scapperà cercando la strada di ritorno verso la cesta. Nessuno di loro, infatti, è disposto a tornare a calzare un piede o a trascorrere parte della sua esistenza in una cesta di panni sporchi in compagnia di indumenti senza aspirazioni e sogni da inseguire.

I calzini e le calzine di cui si narrano le mirabolanti avventure hanno un animo coraggioso, sono intraprendenti, impavidi e determinati, hanno un animo sensibile e si prodigano per aiutare chiunque incontrino.

Il calzino di simil-lana nero, per esempio, maltrattato e deriso dall’arrogante fratello se ne va umiliato e triste alla ricerca di un posto migliore in cui vivere. Dopo aver attraversato il corridoio oltre il buco approda in un cortile dove un bambino di nome Filip sta subendo la sua stessa sorte: è escluso e offeso da un gruppo di ragazzini capitanati da un bullo. Il calzino allora si traveste da “Super calzino, giustiziere e vendicatore” indossando un piccolo brandello di bandiera e impugnando una fionda fatta con un elastico e un fermaglio rubati dal tesoro nascosto di una gazza ladra.

Così conciato si presenta al bambino in difficoltà e riesce a ribaltare la situazione: Filip è acclamato dai ragazzini per un gol segnato in circostanze davvero bizzarre! E da quel momento che il calzino di simil-lana nero si occuperà a tempo pieno di aiutare i deboli e gli oppressi.

La calzina azzurra destra, invece, vede e a parla con garù e pesci uccello che nessun altro riesce a vedere e sentire.

“Ciò non significa affatto che avesse qualcosa che non andava, certo che no! Aveva semplicemente la facoltà di vedere i garù e i pesci-uccello. Molti scienziati hanno stabilito già da un pezzo che se qualcosa è invisibile non significa affatto che non esista. Le misteriose creature che giorno dopo giorno trotterellavano dietro la calzina azzurra destra ne erano appunto la dimostrazione.”

Per questo subisce scherzi crudeli da parte degli altri indumenti. Viene sbeffeggiata dalla vestaglia della mamma della piccola Be, dai jeans del papà e persino da sua sorella, la calzina azzurra sinistra. Un giorno ne ha davvero abbastanza e decide di scappare passando per il buco sotto la lavatrice, insieme a garù e pesci uccello.

Incredibilmente, dopo aver attraversato il lungo corridoio, sbuca nel posto giusto: l’Istituto di Veterinaria. Ne è sicura: qui troverà il professore che crederà alla sua incredibile scoperta e che vincerà, grazie a lei, il premio Nobel. Purtroppo neppure lo scienziato che la riceve riesce a vedere gli stravaganti compagni della calzina. Quando tutto sembra ormai perduto e il gruppo di fuggitivi è sul punto di credere di essere destinato per sempre alla solitudine, ecco avvicinarsi una signora, un po’ arruffata e con indosso un vestito a fiori. Scruta curiosa la buffa comitiva e resta affascinata dagli amici variopinti che accompagnano la calzina. Evviva! La signora li vede! Non fa niente se nessun altro ci riesce, perché la signora è una scrittrice e ben presto si metterà all’opera per raccontare a tutto il mondo l’incredibile scoperta.

Ed infatti, affascinata dai racconti della sua nuova musa, la scrittrice nel giro di poche settimane raccoglie le incredibili avventure  dei mostri invisibili in un libro che diverrà subito un best seller pluripremiato.

Ora nessuno oserà più dubitare dell’esistenza di garù e pesci uccello!

Che ne dite? Non sono straordinari?

Per scoprire le altre undici esilaranti avventure dei calzini e delle calzine non dovete fare altro che prenotare Le nuove avventure (ancora più incredibili) degli intrepidi CALZINI, di Justina Bednarek, Salani editore, 2022.

Buona lettura, Claudia & Livia

 

Libri dal como’

Tibia lavora di notte al luna park, il suo compito è quello di spaventare i visitatori seduti nei vagoni del treno fantasma. È bravissimo: quando spunta all’improvviso tutti si mettono ad urlare terrorizzati. La mattina però, quando torna a casa è lui ad avere una paura terribile, ogni giorno è la stessa storia: nonostante sia nascosto sotto il suo mantello e indossi un cappello viene riconosciuto e inseguito da cani affamati, ghiotti di ossi. Tibia è uno scheletro e non gli rimane che correre più veloce che può. Solo una volta raggiunta la sua roulotte i cani se ne vanno.

Una mattina però un cagnolino resta lì, come se aspettasse qualcosa. Tibia prova a scacciarlo, invitandolo a leggere il cartello affisso alla porta.

All’ora di pranzo è ancora lì. Alle quattro di pomeriggio è sempre lì, nonostante il cartello. All’ora di cena, rassegnato, Tibia offre al cagnolino un po’ della sua deliziosa minestra di pastina a forma di letterine dell’alfabeto. Il cagnolino ne è goloso ed ogni mattina, dopo la corsa disperata verso la roulotte aspetta la minestrina con le letterine e la lezione di lettura che Tibia, con l’aiuto della pastina di alfabeto, gli impartisce. Il cagnolino impara in fretta e un giorno scrive il suo nome con le letterine: si chiama

Di lezione in lezione diventa sempre più bravo fino a che un giorno…sparisce. Cosa sarà successo? Ha forse letto il cartello che Tibia, da sempre, ha attaccato alla porta?

Per sapere cosa c’è scritto…basta leggere “Tibia e Biagio. L’amicizia è servita!

E una volta letto il primo libro vi consigliamo di leggere anche il secondo. Livia ha riso a crepapelle!!!

In “Tibia e Biagio. L’amicizia è una giostra” il cagnolino non riesce a parlare col suo amico: resta in silenzio a colazione, a pranzo, a merenda e perfino a cena! Cosa succede?

La verità è che Biagio non riesce a dire a Tibia che…non vuole restare da solo. Ecco, l’ha detto!

Tibia capisce e lo invita ad andare con lui al luna park a patto che si comporti bene e lo aspetti alla biglietteria in compagnia della sua collega Nicoletta. L’odore di frittelle e mele candite lo inebria, la musica lo stuzzica…vorrebbe proprio fare un giretto sulla giostra. Incredibile! Nicoletta gli dà il permesso! Così Biagio schizza sul carosello, poi partecipa alla pesca, subito dopo sale sulla ruota panoramica, e mentre trangugia caramelle e zucchero filato sente delle grida spaventose provenire dal treno fantasma.

«Lì sul manifesto è il suo amico Tibia!

“CHE …PAU…RA” legge Biagio.

È Tibia! Sta chiedendo aiuto!»

Quello che accadrà è un susseguirsi di avvenimenti rocamboleschi e divertentissimi, sarebbe un peccato svelarveli adesso, non credete?

Se siete curiosi potete ordinare la loro copia qui

E…buona lettura da Claudia & Livia

 

 

Immagini tratte da:

Tibia e Biagio. L’amicizia è servita, di Ludovic Lecomte, Terre di Mezzo

Tibia e Biagio. L’amicizia è una giostra, di Ludovic Lecomte, Terre di Mezzo