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Libri dal como’

 

“Esiste un’isola che è stata dimenticata dalle mappe del mondo, ed è da lì che provengono tutte le lettere dell’alfabeto. Poiché ogni storia parte dalle parole, e ogni parola è composta dalle lettere, è giusto e sensato che siano proprio le lettere dell’alfabeto a narrare i fatti come meglio credono.

Tutto cominciò in una giornata burrascosa, con la pioggia che danzava scintillante sui ponti della Tartaruga della Tortuga, la nave pirata più temuta di tutti i sette mari…

“Chiedo scusa. Non vorrei interrompere sul più bello, ma non sarebbe meno confusionario presentare prima Betsy K. Glory, anziché tuffarci subito con i pirati nel mare in tempesta?”

Incredibile!!! Sono proprio le lettere dell’alfabeto a narrare gli eventi!!! Ed è una tigre, o meglio Mr. Tigre, ad interromperle per consigliare loro un diverso approccio con il lettore…

Mi è bastato scorrere queste prime righe per capire che il libro che avrei letto con Livia sarebbe stato uno dei nostri preferiti: siamo state catapultate in una dimensione sospesa tra fantasia e sogno, in un mondo popolato di personaggi straordinari e, prigioniere della storia, non siamo riuscite a smettere di leggere travolte dal piacere di lasciarci sorprendere pagina dopo pagina. Il racconto, infatti, procede con un’originalità davvero sorprendente. E grazie all’intervento grafico che investe la pagina, talvolta addirittura sommergendola, questo testo assume una forma tutta propria, quasi mitologica, a metà tra il classico libro di narrativa e l’albo illustrato.

Ma andiamo con ordine…

 

“C’era una volta una bambina di nome Betsy K. Glory. Aveva capelli viola, occhi vispi e brillanti, guance rosee e un dolce visino lentigginoso. La sua mamma, Myrtle, era una sirena. Il papà, il signor Afonso Glory, era noto per i suoi gelati straordinari, i più buoni che abbiate mai assaggiato. I suoi gusti scoppiettosi, come la Squisicrema Cioccolevole e la Lampeviglia di Lampone, erano fatti della stessa sostanza dei sogni.”

 

Come poter resistere? Impossibile non cedere alla curiosità di conoscere questa straordinaria famiglia, assortita in modo davvero “variegato”, difficilissimo resistere alla voglia di scoprire come possa una tigre, o meglio Mr. Tigre, dirigere un circo di acrobati Gongalunghi sulla superficie lunare e come tutti insieme possano, con l’aiuto di Ivan il Temerario, sciogliere l’incantesimo che costringe la principessa Albee in un corpo di rospa!

Al termine della prima sorprendente avventura, “IL SAPORE DEI DESIDERI, Betsy, Mr. Tigre e le bacche della felicità”, è la stessa Betsy ad esprimere lo smarrimento che prova il lettore nel momento in cui percepisce che alle sue dita sono rimaste ben poche pagine da sfogliare… e Mr. Tigre, che in questa occasione immagino portavoce dell’autrice, la rassicura così:

Betsy sospirò. “Non voglio che questa avventura finisca” disse.
“I finali”, rispose Mr. Tigre, “sono come gli addii, e a me

non piacciono né gli uni né gli altri”. Prese l’orologio da taschino.
“Cosa vedi?” chiese Betsy.
“Vedo, cara Betsy K. GLory, che questo è soltanto l’inizio.”
“Davvero?” gli rispose lei con un brivido d’esaltazione. “Quindi non è un addio?”
“Neppure la metà di un addio. Io e te abbiamo tante altre avventure che ci aspettano. Che ne dici?” le domandò Mr. Tigre.
“Dico che a volte la felicità è un palloncino rosso”, rispose Betsy. “Tondo e grande quanto basta per farti staccare i piedi da terra.”
“Proprio così”, disse Mr. Tigre.

Sally Gardner mantiene la promessa di Mr. Tigre e dal suo genio nasce un’altra strepitosa storia, se possibile ancora più rocambolesca della precedente: “UN MARE DI DRAGHI! Betsy e Mr. Tigre contro i pirati” …ma lascio alle parole di Livia descrivere le emozioni provate durante la lettura di questa avventura:

Io sono stata così felice che mi sono trattenuta da un urlo di gioia perché mi perdevo tra le immagini e i miei occhi erano affondati nelle pagine dei libri, volevo leggere tutto, ma io non potevo perché non sapevo leggere. I personaggi fanno molto ridere, soprattutto i pirati vestiti da drago marino e uova.

E se non ci credete ve lo ha messo anche per iscritto:Non ci resta a questo punto che augurarvi una piacevolissima lettura!!!

Claudia & Livia


IL SAPORE DEI DESIDERI. BETSY, MR. TIGRE E LE BACCHE DELLA FELICITA’, Sally Gardner, Terre di Mezzo, 2021.

UN MARE DI DRAGHI! BETSY E MR. TIGRE CONTRO I PIRATI, Sally Gardner, Terre di Mezzo, 2021.

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Libri dal como’

“I miei genitori mi avevano chiamato Fred. Avere un nome che vuol dire PACE non era bastato: la guerra era arrivata lo stesso. E mio padre era dovuto andare a sorvegliare il confine in un posto molto lontano, a nord. La mamma gli aveva lavorato a maglia guanti e calzettoni in modo che non soffrisse il freddo, perché un inverno così non lo si vedeva da un pezzo. Il fiato si trasformava in una nuvola di fumo bianco. E nel tragitto per andare a scuola il moccio ti si ghiacciava nel naso e si scongelava solo alla seconda ora di lezione.”

Fred aspetta la Vigilia di Natale e il ritorno del suo papà; dopo la scuola vende abeti per aiutare la sua mamma, una donna forte che guida i tram e che attende impaziente il ritorno di suo marito col quale sogna di ballare ancora insieme. Anche Fred è impaziente di riabbracciarlo e spesso va a rifugiarsi nel guardaroba… Le scarpe da ballo del papà sono lì, poggiate a terra, in alto è appeso il suo abito più elegante e sulla mensola il suo cappello. Fred ha un segreto da rivelargli e vuole dirlo a lui perché è un uomo che l’amore lo prende sul serio. Se strizza gli occhi gli sembra di averlo davanti tutto intero, così gli parla di Gerda. La sua compagna di classe non ha l’aspetto di una ragazzina carina: è robusta, ha i capelli ricci e scuri e una voce nasale, è fortissima nella sbarra orizzontale e a braccio di ferro; Fred non sa perché è innamorato di lei e non sa neppure come dirglielo…

Pur narrando una storia incorniciata nel secolo scorso e immersa in una realtà che appare lontanissima da noi, il “Piccolo libro” ci svela con tenerezza e semplicità i numerosi volti dell’amore.

Fred vive in una piccola città del nord Europa all’epoca della seconda guerra mondiale, ma la sua vita sentimentale segue il corso di quella di ogni ragazzino di qualsiasi tempo e qualsiasi latitudine. La mamma, il papà, il signor Granfors, la maestra, l’amico Oskar, Gerda sono personaggi che appartengono anche a noi, di cui riconosciamo i sentimenti perché ci parlano allo stesso modo.

È incondizionato l’amore della mamma, rassicurante quello del papà, spontaneo quello dei vicini, fraterno quello degli amici, incoraggiante e protettivo quello della maestra, goffo e tenero quello del primo amore.

“Piccolo libro sull’amore” è un inno alla vita che ci parla in modo diretto, puro, senza retorica e malinconia. La guerra è un’ombra che incombe e condiziona le vite di tutti i personaggi, ma non incrina i loro sentimenti e le loro speranze sorrette dal dirompente desiderio di andare avanti, per amore e per amare.

La mamma riuscirà a ballare ancora con il papà? E Fred riuscirà a riabbracciarlo? Gerda, avrà capito che il risultato dell’operazione passato nel foglietto era una dichiarazione d’amore?

Non resta che scoprirlo leggendo questo piccolo capolavoro di tenerezza, cosa aspettate?

Consiglio di lettura a cura di Claudia Pantoni

Piccolo libro sull’amore, di Ulf Stark, Iperborea, 2020.

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Libri dal como’

“Mi dispiace tanto per le mie sorelle – io ADORO la vostra biblioteca! Per favore, ditemi, dove sono i libri di favole? E cosa sono quei libri grandi e vecchi laggiù? Si possono prendere in prestito i libri?” E poi, sporgendosi sulla scrivania del bibliotecario, con gli occhioni sgranati e speranzosi, sussurrò: “Ci sono dei libri che spiegano come FARE le cose? Per esempio…come cucinare?”

La risposta a questa serie incalzante di domande poste dalla principessa Cannella costa davvero molto cara a Lionel Barbalunga, l’anziano nano appassionato di libri, capo della biblioteca di Gratting. È infatti proibito ai sudditi del regno rivolgere la parola ai reali, ed è per questo che al capo-bibliotecario è riservata la pena “Per Quelli Che Parlano a Sproposito”: è arrestato e imprigionato nelle segrete del castello del re Sempergiustus.

Gli anni passano e il libro Mille semplici ricette per torte, budini e pasticcini non viene mai restituito alla biblioteca, né a Cannella è permesso di farvi più ritorno. Nel frattempo la principessina sperimenta segretamente ogni tipo di ricetta specializzandosi nella torta di ciliegie e cannella, ma un giorno viene sorpresa a cucinare proprio dal re suo padre che le proibisce di rimettere piede nella cucina del palazzo.

Da quel momento per Cannella il tempo scorre lento fino a che, in occasione del suo tredicesimo compleanno, le è permesso trascorrere un pomeriggio fuori dal palazzo. La principessa è accompagnata a Gratting dalla Signorina Bufaletti che la tiene sotto stressa sorveglianza ma, approfittando di un momento di distrazione della governante, riesce a fuggire e a raggiungere la biblioteca dove viene a conoscenza della sorte del Signor Barbalunga. Certa che si sia trattato di un equivoco tenta di convincere suo padre a liberare il capo-bibliotecario, ma a nulla valgono le sue spiegazioni: il re Sempergiustus non cambia idea. Cannella diventa insistente e lo sfida pubblicamente, il re Sempergiustus si adira e ordina di confinare anche lei nella cella “Per Quelli Che Parlano a Sproposito” certo di ricevere presto delle scuse.

Grazie al suo ardente desiderio di avere giustizia, ad un’idea brillante e al prezioso aiuto dei suoi compagni di cella, Cannella riuscirà ad evadere dalla prigione. Guidata poi da Basil, il gatto parlante informatore delle fate madrine, sventerà il malvagio tentativo della perfida Megera di rapire il principino Vincenzo nel giorno della festa per il suo battesimo.

Il re Sempergiustus, a questo punto, tornerà sui suoi passi? Non resta che scoprirlo!

La principessa Cannella, con la sua curiosità, il suo coraggio, la sua ribellione alle ingiuste regole imposte dall’etichetta, ci conduce attraverso una serie di eventi rocamboleschi che terranno tutti con il fiato sospeso.

Per piccoli uditori curiosi e fuori dagli schemi e lettori liberi da stereotipi, una storia ispirata alle fiabe della tradizione classica ma rivoluzionata dal carattere dirompente della protagonista.

Buona lettura!!!

Claudia Pantoni

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Principessa Cannella, di Vivian French, Il Castoro, 2018.

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Libri dal como’

Ho letto questo libro con mia figlia, ieri sera, prima di andare a dormire, tutto d’un fiato, ad alta voce.

Non siamo riuscite a chiuderlo prima di scoprire come andasse finire, non ci siamo riuscite, nonostante la stanchezza ed il sonno. Siamo rimaste incollate alle pagine del libro. La mia voce narrava mentre i suoi occhi si immergevano nelle illustrazioni alla ricerca di dettagli che potessero anticiparle qualcosa dell’avvincente e tenerissima avventura di Junior, l’orsetto di pezza.

Il bambino Tobia, suo inseparabile amico, nella confusione della partenza lo dimentica sul pavimento di casa, così per la prima volta non potranno trascorrere insieme il periodo dell’anno che preferiscono e che aspettano con trepidazione: le vacanze di Natale a casa dei nonni!

Entrambi sono disperati: Tobia è in viaggio con i genitori, in auto, e non può tornare indietro perché già troppo lontano da casa, Junior è lì da solo, sul pavimento e piange. Viene interrotto bruscamente da uno stravagante gabbiano ingordo che, dopo aver mangiato tutto ciò che trova in casa, gli offre l’occasione per provare a raggiungere il suo migliore amico. Ed è così che comincia un viaggio strabiliante.

La mia bambina ed io abbiamo riconosciuto molto del nostro vissuto natalizio nel racconto dei preparativi per la partenza: l’emozione, i bagagli da preparare e ricontrollare, i disegni da realizzare, scegliere e nascondere sotto i piatti dei nonni…ma via via che la vicenda si dipanava ci siamo trovate totalmente immerse nella storia: abbiamo sussultato quando Tobia ha dimenticato Junior in casa, ci siamo preoccupate quando l’orsetto è rimasto solo, abbiamo riso a crepapelle per i battibecchi del gabbiano Ernesto e tenuto il fiato sospeso durante il loro volo interrotto dall’esplosione, ci siamo meravigliate dinnanzi all’arrivo della nuvola pozza e date per vinte quando tutto sembrava perduto…ma alla fine abbiamo tirato un profondo sospiro di sollievo. Così abbiamo chiuso il libro, inebriate di emozioni, e ci siamo lasciate abbracciare dal sonno.

Questo libro, che come recita il sottotitolo tra parentesi è “tratto da una storia vera”, coinvolge grandi e piccini attraverso un racconto intimo e delicato, percorre un binario che intreccia realtà e fantasia, sogno e desiderio.  È nel titolo però che risiede tutta la forza del messaggio racchiuso nelle sue pagine: Natale è quando la persona che amiamo è con noi. Natale è anche quando leggiamo ad alta voce per i nostri bambini, e insieme a loro condividiamo emozioni, sogni, desideri e fantasie.

Consiglio a tutte le mamme e ai papà di accoccolarsi accanto ai propri figli e leggere insieme, ad alta voce, questa magica storia di Natale.

Buona lettura e felice Natale!

Claudia Pantoni

Quando arrivi è Natale, di Barbara Ferraro, illustrato da Serena Mirabilia, Lupoguido, 2021